Le chiese di Alife in Età Normanna


di Angelo Gambella



Le fonti registrano fra l’XI e il XII secolo per il Territorio Alifano un numero eccezionale di chiese e fondazioni monastiche. La sola conferma dell’Imperatore Lotario II dei beni di Montecassino nel 1137, rileva l’esistenza di ben 26 chiese “in Alifis” e in particolare attorno Prata. In quest’articolo esamino importanti documenti: la bolla di Papa Alessandro III del 1168 a favore di S. Vittorino di Benevento e le conferme papali a S. Sofia di Benevento degli anni 1101, 1120 e 1131.

Il primo documento ci consente di individuare le chiese soggette all’importante monastero di S. Salvatore di Alife, che era sito presso l’odierna stazione dell’“Alifana” nel comune di Piedimonte Matese. Sono nominate le chiese di S. Salvatore di Prata, S. Salvatore di Alife con le dipendenze di S. Secondino, S. Martino, S. Maria di Arena Cavata, S. Vitaliano, S. Pietro del mercato vecchio, S. Cristoforo, S. Vito, S. Angelo di Ravecanina.

Le antiche chiese di S. Secondino e di S. Martino al Volturno passerebbero da Montecassino a S. Salvatore fra il 1137 e il 1168. Compare per la prima volta la chiesa di S. Maria de Arena Cavata, della Sabbia Scavata, toponimo di non univoca interpretazione: chiesa sita presso un cava o chiesa rupestre o forse non interamente sopraelevata ed è spontaneo pensare ad una chiesa che si fonda sull’anfiteatro romano interrato presso Porta Napoli (gli scavi potranno avvalorare o meno l’ipotesi). Anche le chiese di S. Vitaliano e S. Cristoforo compaiono per la prima ed unica volta su questa bolla. Sono ricordate S. Pietro de Mercato Veteri, ancora attiva con una confraternita nel 1226, la chiesa di S. Vito, più volte nominata nel XII e nel XIII secolo, e quella del castello normanno di Sant’Angelo-Raviscanina.

Le tre conferme papali a S. Sofia mostrano altre chiese site in città: S. Mercurio, attiva dal 1084 a tutto il XII sec., S. Maria, forse la S. Maria dei Malati del 1226, S. Marco, S. Silvestro esistente ancora nel ‘300 e S. Angelo. È sicura, inoltre, la presenza in Alife delle chiese di S. Bartolomeo Apostolo presso Porta Fiume, di S. Leonardo, dei SS. Sette Fratelli (molto importante). Sono, infine, attive nel periodo normanno-svevo la Cattedrale di S. Maria, S. Giovanni (il Mausoleo), S. Benedetto, le cappelle del castello e del palazzo del conte.


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Originariamente pubblicato a stampa in ''Clarus'' n. 1 gennaio 2008 (Nuova Serie)
Edizione elettronica del 25.02.2008 © A. Gambella, tutti i diritti riservati